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Tunisia: settore privato locomotiva di rilancio economico

Si è svolto a Tunisi dal 12 al 13 giugno il Tunisia Investment Forum 2014. «Negli ultimi anni – ha detto il Primo Ministro tunisino – siamo stati concentrati su politica. Ora lavoriamo per il futuro economico». Obiettivo: aumentare l'attrattività del paese e creare un clima propizio per gli investitori

È un messaggio chiaro e forte quello che arriva dal Tunisia Investment Forum sia dal Governo tunisino che dagli operatori economici. «La Tunisia ha attraversato un periodo difficile: abbiamo conosciuto difficoltà economiche ma abbiamo resistito alla crisi. Negli ultimi anni ci siamo concentrati di più sulla politica. Ma adesso stiamo lavorando per il futuro economico. La strada del dialogo, della partecipazione e del consenso è l'unica via possibile. E creare un clima propizio per gli investitori stranieri per noi è prioritario. I nostri obiettivi sono quelli di creare ricchezza, crescita e lavoro. Sono in cantiere numerose riforme bancarie e stiamo modificando delle leggi per migliorare il nostro approccio amministrativo» ha dichiarato il Primo Ministro tunisino Jooma nell’Opening Session del TIF il 12 giugno 2014. Una visione-Paese che emerge anche dalle parole del Ministro dell’Economia e Finanza Ben Hammouda, che sottolinea che «gli investimenti stranieri sono fondamentali per la nostra crescita: le nostre priorità sono rivolte ad attrarli sempre più. Il settore privato è cuore e locomotiva del rilancio economico del Paese».

Ma da Tunisi arriva anche la conferma dell’attrattività del Paese: secondo i dati di Fipa Tunisia, l’Agenzia per la promozione degli investimenti esteri nel Paese, le conferme di presenza hanno ampiamente superato quelle dell’anno precedente (2000 per il 2014 contro 1700 nel 2013), con circa 600 partecipanti esteri provenienti da tutto il mondo, tra i quali spiccano i 200 partecipanti italiani, un terzo delle presenze dall’estero.

Quattro i motivi per scegliere la Tunisia, secondo il Presidente del TIF, Elloumi: posizione geografica, popolazione giovane, industrie tunisine internazionali, cultura industriale.

Un messaggio di grande fiducia è arrivato da Pier Luigi d’Agata, Direttore Generale di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, unico rappresentate per il settore privato italiano operante sull’area alla Opening Session, insieme a William Danvers Segretario Aggiunto dell’OCSE, Miroslav Dusek Direttore Esecutivo regione MENA-WEF, Anthony B. Kim, Analista Principale Heritage Foundation e moderata da Taoufik Mjaied, Editore Capo France2.

«In Tunisia le imprese italiane ci sono, c’erano e ci saranno. Tra poco più di 15 giorni l’Italia assumerà il Semestre di Presidenza Europea e la recente visita del Premier Renzi, che ha scelto la Tunisia come prima uscita internazionale, testimonia come l’Italia abbia ben chiaro la centralità del Paese nel Mediterraneo» ha evidenziato d’Agata. «La Tunisia sta lavorando molto per ristabilire tutta una serie di condizioni e insieme andremo molto lontano» ha poi affermato in italiano rivolgendosi ai partecipanti italiani, sottolineando il ruolo chiave del partenariato imprenditoriale.

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