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Sicurezza: imparare dai bambini

Sono i più piccoli i testimonial della nuova campagna sulla sicurezza stradale promossa dal Ministero dei Trasporti. Un messaggio semplice ma d’impatto, grazie alla schiettezza e all’autenticità tipiche dell’infanzia, che rendono di nuovo evidente ciò che, troppo spesso, da adulti non si riesce a vedere

Cambiando prospettiva appare tutto diverso. E se il punto di vista è quello di un bambino, anche le cose a cui siamo abituati possono sembrarci nuove, esprimere in modo più diretto e genuino il loro significato. È da questa consapevolezza che si è mossa la creatività dell’ultima campagna sulla sicurezza stradale promossa dal Ministero dei Trasporti.

La strategia della comunicazione, curata dall’agenzia Pomilio Blumm, ha inteso dare inedita forza al messaggio della guida sicura scegliendone i bambini come portavoce. Infatti, la grande capacità dei più piccoli di far leva sull'emotività dei più grandi aumenta l'efficacia dei loro “ammonimenti” e dà immediatezza e incisività ai messaggi, che si chiudono con lo slogan “Lo capisce anche un bambino”.

Dallo slogan alle immagini, semplicità e spontaneità diventano strumenti efficaci per sensibilizzare su un tema di fondamentale importanza sociale. Affidato alle nuove generazioni, l'invito a rispettare le regole rivela anche un crescente bisogno di senso civico nella società.

La campagna mette in scena situazioni della vita reale (dal guidare all'attraversare la strada) in cui il rischio, mai rappresentato con immagini cruente, innesca il “rimprovero” del bambino e la presa di coscienza dell'adulto. La nuova campagna, che annovera affissioni e spot video in onda sulle emittenti televisive RAI e su un circuito di reti a diffusione locale, è stata lanciata lo scorso novembre e si inserisce all'interno del progetto “Sulla buona strada” avviato nel 2009.

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