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Arte e valori si incontrano a Udine

Esiste un linguaggio capace di anticipare l’agire umano: quel linguaggio è l’arte. Ospiti a Casa Cavazzini, uno dei musei più interessanti di Udine i vincitori della prima edizione del premio di arte contemporanea Blumm Prize

Blumm Prize, premio di arte contemporanea promosso dall’agenzia Pomilio Blumm, fa tappa a Udine. Lo scorso 12 dicembre, la suggestiva cornice di Casa Cavazzini ha ospitato per un incontro col pubblico i due vincitori dell’edizione 2013, Maria Elisabetta Novello e Michele Spanghero, già premiati nel corso della cerimonia ufficiale lo scorso 25 settembre presso l’ambasciata italiana di Bruxelles.

L’intento di questa edizione del premio è stato “ricomporre la distanza tra istituzioni e cittadini attraverso l’Arte”, linguaggio aperto con il quale è possibile riscoprire i valori etici, civili e sociali alla base del buon funzionamento di ogni società, veicolato nel concetto di “trasparenza” ovvero della necessità di far incontrare pubblico e privato su un piano di comunicazione basato sulla fiducia reciproca.

La serata ha visto la presenza, oltre che dei due giovani artisti, anche degli organizzatori del premio, Franco Pomilio, presidente dell’agenzia Pomilio Blumm, e la curatrice Martina Cavallarin, accolti nel capoluogo friulano dall’Assessore comunale alla cultura, Federico Pirone, dal direttore dei Civici Musei, Marco Biscione e dalla conservatrice di Casa Cavazzini, Vania Gransinigh.

Maria Elisabetta Novello, veneziana di nascita, ma udinese ormai d’adozione, si è aggiudicata a Bruxelles, con l’opera “Vasi comunicanti”, il primo premio di 9mila euro, per la capacità di evocare “l’incessante circolo di decadimento e rigenerazione che pervade l’azione umana, dando così un nuovo senso etico alla vita”; mentre al triestino Michele Spanghero è andato il premio di 1000 euro come artista più votato del web con l’opera “Ad lib”.

Dalla voce dei vincitori e dei presenti, il racconto di un’esperienza che abbraccia gli ideali con cui i venti giovani under 40 hanno partecipato, l'organizzazione dell'evento e l'esposizione di Bruxelles, senza tralasciare l'aspetto più importante: il futuro di questi giovani e promettenti artisti.

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